
Quando siamo più felici? - (pafleg.it)
Qual è il momento migliore, quello più felice, nella vita di ognuno di noi? La scienza oggi ce lo spiega inequivocabilmente
La ricerca della felicità ha accompagnato l’essere umano sin dall’alba dei tempi, ma quando si raggiunge davvero il momento più felice della vita? Secondo la psicologia moderna e l’analisi dello psicologo Rafael Santandreu, non è tanto una questione di età quanto di mentalità e consapevolezza interiore.
Comunemente si tende a idealizzare l’infanzia come il periodo più spensierato e felice della vita, grazie alla sua innocenza e all’assenza di responsabilità. Tuttavia, questo stadio è anche caratterizzato da una forte dipendenza dagli adulti e da limitazioni nelle libertà personali. La giovinezza, d’altro canto, viene spesso vista come un tempo di scoperta, vitalità e opportunità, ma non è esente da ansie, insicurezze e pressioni sociali che possono minare il benessere psicologico, come confermano numerosi studi sulla salute mentale giovanile.
La vecchiaia è stata analizzata dalla psicologia attraverso il fenomeno della cosiddetta “curva della felicità”, che suggerisce come, con l’avanzare dell’età, molte persone sviluppino una maggiore serenità e pace interiore grazie a una prospettiva più ampia sulla vita. Tuttavia, questa teoria non è universalmente accettata: molte correnti psicologiche sottolineano come il benessere emotivo non dipenda esclusivamente dall’età anagrafica, ma soprattutto dall’attenzione e dalla cura che ciascuno dedica al proprio equilibrio mentale.
La felicità è un cambiamento mentale
L’approccio dello psicologo Rafael Santandreu, noto per i suoi libri di self-help e la sua presenza influente sui social media, mette in luce un elemento fondamentale: la fase migliore della vita non è legata agli anni trascorsi, ma al modo in cui si pensa e si percepisce la realtà. In un recente post, Santandreu ha spiegato che la vera felicità si manifesta quando una persona inizia a pensare in modo chiaro e lucido, smettendo di lamentarsi e cominciando ad apprezzare le cose semplici, magiche e spirituali che la circondano quotidianamente.

«Se chiedessimo alle persone qual è il periodo migliore della loro vita, molti risponderebbero l’infanzia o la prima età adulta – afferma Santandreu – ma questa non è la risposta corretta né quella che io condivido. La fase migliore arriva quando avviene una trasformazione interiore profonda». Per lui, questo momento rappresenta un cambiamento radicale di prospettiva che permette di vivere con intensità, gioia e consapevolezza superiore rispetto a qualunque altra fase della vita.
L’idea di Santandreu supera la semplice nostalgia o il desiderio di rivivere tempi passati. La chiave sta in una decisione consapevole e determinata, che trasforma la mente e il modo di vivere: «Quando decidi di adottare questa prospettiva con tutto te stesso, inizi a sperimentare la fase migliore della tua vita, che è più felice, intensa e soddisfacente di qualsiasi periodo precedente». Secondo lo psicologo, quindi, la felicità autentica nasce dal pensiero corretto, dall’abbandono del vittimismo e dalla capacità di cogliere l’essenza profonda e meravigliosa dell’esistenza.
Questa visione stimola a considerare la felicità non come un punto temporale fisso ma come uno stato mentale raggiungibile in qualsiasi momento, a prescindere dalla propria età cronologica. In un mondo sempre più frenetico e complesso, il messaggio di Santandreu invita a coltivare un atteggiamento positivo e consapevole, capace di trasformare radicalmente la qualità della vita.